La città di Celano è profondamente legata ai suoi Santi Patroni: Simplicio, Costanzo e Vittoriano, tre nobili della Borgogna convertiti al cristianesimo. Insieme lasciarono la loro terra per diffondere la fede, affrontando difficoltà, viaggi e ostilità.
Durante la loro missione, compirono miracoli, tra cui la guarigione di una bambina cieca a Ravenna. Arrestati su ordine delle autorità romane per la loro predicazione, rifiutarono di abiurare e furono condotti davanti all’imperatore Lucio Vero, allora nella villa imperiale di San Potito, vicino Celano.
Dopo vari tentativi falliti di farli rinnegare la fede, furono imprigionati nella Tana del lupo, poi condotti a Fontedoro, dove vennero decapitati. Si narra che nel punto in cui caddero le loro teste sgorgarono zampilli d'acqua pura e che un violento terremoto colpì la Marsica. Uno dei loro carnefici si convertì.
Le reliquie dei Santi sono oggi conservate nella Chiesa di San Giovanni Battista. La città celebra con grande devozione la festa patronale ogni anno dal 24 al 26 agosto, richiamando fedeli e celanesi emigrati da ogni parte.